🌐 6G: la nuova era della connettività LTE (2025–2030)
La tecnologia 6G, prevista in arrivo tra il 2030 e il 2032, promette di trasformare la connettività mobile ben oltre il 5G: velocità ultrarapide, latenza minima, AI integrata e una copertura globale su scala Zettabyte.
Scopri cosa significa per te, per l’Italia e per il futuro delle infrastrutture digitali.
⚡ Velocità e prestazioni: fino a 1 Tbps e < 1 ms di latenza
- Le reti 6G mirano a velocità teoriche fino a 1 000 Gbps (1 Tbps), abbattendo la soglia dei 10 Gbps del 5G.
- Si prevede una latenza ultra-bassa, nell’ordine di microsecondi, ideale per applicazioni in tempo reale come auto autonome, chirurgia remota e realtà aumentata immersiva .
🤖 AI nativo: rete intelligente e autonoma
- L’AI verrà integrata in ogni componente della rete: dal core ai singoli sensori (RAN AI-native), permettendo autoregolazione, manutenzione predittiva e ottimizzazione automatica.
- Concetto di “Zero Touch”: nessuna configurazione manuale, tutto gestito dall’AI in tempo reale.
📡 Integrazione di tecnologie diverse
- L’architettura 6G sarà cloud-native, supportata da edge computing e non solo reti terrestri: entra in gioco la comunicazione non-terrestre (satelliti LEO/MEO/GEO, droni, sistemi HAPS).
- Copertura globale, anche nelle zone rurali o remote—un passo verso la connettività ubiqua e l’“Internet of Senses” .
🛠️ Frequenze e infrastrutture avanzate
- 6G utilizzerà bande molto alte: mmWave (30‑300 GHz) e terahertz (100 GHz–3 THz), con antenne massive MIMO, tecnologie RIS e superfici intelligenti per migliorare la propagazione del segnale.
- Serviranno molte più stazioni base e infrastrutture di repeater a causa della minore penetrazione di queste onde, con sfide su costi e copertura.
🇮🇹 L’Italia e l’Europa: progetti e strategia
- L’UE ha stanziato 900 milioni € per il programma Smart Networks and Services (SNS JU), con standardizzazione dal 2025 e obiettivo deployment nel 2030.
- In Italia: progetto RESTART, coinvolgimento del Politecnico di Milano, Trento, CNR; collaborazioni nel sistema europeo (Hexa-X-II) e nazionale tramite MIMIT.
- Focus su ricerca e integrazione AI, banda THz e comunicazione satellitare per IoT e droni civili/industriali.
🚀 Casi d’uso concreti
- Smart city e mobilità: gestione del traffico, droni, sicurezza urbana con sensori ambientali integrati nella rete 6G.
- Industria 4.0: monitoraggio avanzato, automazione robotica e reti private sicure e resilienti nell’industria italiana e europea.
- Medicina remota: possibilità di effettuare chirurgia a distanza e telemonitoraggio grazie a intelligenza integrata e latenza ultra-bassa.
✅ Conclusione
Il 6G non è solo un salto di velocità, ma un’evoluzione strutturale delle telecomunicazioni: reti AI-native, multispettrali, integrate con cloud e satelliti.
L’Italia è protagonista nei consorzi europei, con progetti come RESTART e Hexa-X-II.
Il lancio è atteso tra il 2030 e il 2032, con le prime demo già nel corso del 2025.